Composto del cioccolato fondente collegato ad un invecchiamento biologico più lento / Dark Chocolate Compound Linked to Slower Biological Aging

Composto del cioccolato fondente collegato ad un invecchiamento biologico più lentoDark Chocolate Compound Linked to Slower Biological Aging

Segnalato dal Dott. Giuseppe Cotellessa / Reported by Dr. Giuseppe Cotellessa



Due studi europei hanno evidenziato che livelli più elevati di un composto del cacao nel sangue rallentano l'invecchiamento biologico.

L'idea che "siamo ciò che mangiamo" sta acquisendo nuovi significati man mano che i ricercatori esplorano il modo in cui la dieta influenza l'invecchiamento biologico.


In uno studio condotto dai ricercatori del King's College di Londra, livelli più elevati di teobromina nel sangue, un composto presente nel cacao, sono stati associati ad un invecchiamento biologico più lento in due ampi studi sulla popolazione europea.

Cos'è l'invecchiamento biologico?

L'invecchiamento non riguarda solo il numero di anni vissuti; persone della stessa età cronologica possono differire notevolmente in termini di salute, rischio di malattie e sopravvivenza. Questo ha portato i ricercatori a concentrarsi sull'invecchiamento biologico, una misura della rapidità con cui le cellule ed i tessuti del corpo si deteriorano nel tempo.


Un modo per stimarlo è utilizzare marcatori basati sul DNA nel sangue. Questi "orologi epigenetici" tracciano le etichette chimiche sul DNA che cambiano con l'età.


La dieta è uno dei fattori più studiati che possono influenzare l'invecchiamento biologico. La ricerca ha collegato la qualità generale della dieta, la restrizione calorica ed alcuni nutrienti a cambiamenti più lenti in questi marcatori del DNA. Un'area di studio popolare include composti di origine vegetale, come cacao e caffè. Il consumo di questi è stato collegato a tassi più bassi di malattie cardiovascolari e mortalità. Tuttavia, questi alimenti contengono molti composti ed è stato difficile individuare quali potrebbero essere importanti per l'invecchiamento.


La teobromina è un composto naturale presente in elevate quantità nel cacao e nel cioccolato fondente. Appartiene alla stessa famiglia chimica della caffeina, ma ha effetti diversi sull'organismo. Studi sui vermi e lavori osservazionali sugli esseri umani hanno suggerito benefici per la salute, tra cui una maggiore durata della vita. Tuttavia, non ci sono prove chiare che colleghino la teobromina ai marcatori molecolari dell'invecchiamento nelle persone, distinti dalla caffeina e da altri componenti del cacao.


Il nuovo studio si proponeva di verificare se i livelli ematici di teobromina siano collegati ad un invecchiamento biologico più lento negli esseri umani e se tale collegamento sia specifico della teobromina.

Livelli di teobromina ed invecchiamento biologico

Il gruppo ha analizzato i dati di due grandi coorti europee: lo studio TwinsUK, che ha coinvolto 509 donne adulte, e la coorte tedesca KORA, utilizzata per replicare i risultati su 1.160 uomini e donne.


Invece di basarsi su questionari sulla dieta, il gruppo ha misurato la teobromina direttamente nei campioni di sangue utilizzando un metodo di spettrometria di massa che cattura un'ampia gamma di piccole molecole nel siero.


Per stimare l'invecchiamento biologico, i ricercatori si sono concentrati su due parametri basati sul DNA prelevato dal sangue. Il primo era l'accelerazione di GrimAge, un marcatore fortemente correlato al rischio di morte. Il secondo stimava la lunghezza dei telomeri, una caratteristica dei cromosomi che si accorcia con l'età. Sono stati esaminati anche altri orologi dell'invecchiamento, ma hanno mostrato andamenti meno costanti.


L'analisi ha tenuto conto di età, indice di massa corporea, tipi di cellule del sangue e relazioni familiari nella coorte di gemelli. Il gruppo ha inoltre eseguito molteplici controlli per escludere fattori confondenti, tra cui l'aggiustamento per caffeina e composti correlati, e l'utilizzo di metodi statistici progettati per gestire variabili strettamente correlate. I risultati principali sono stati poi testati nella coorte KORA, dove campioni di sangue e DNA sono stati prelevati contemporaneamente.


In entrambe le coorti, livelli più elevati di teobromina sono stati associati ad un invecchiamento biologico più lento. L'associazione è risultata più forte per l'accelerazione di GrimAge e più debole, ma comunque presente, per la misurazione basata sui telomeri.


Non sono stati osservati collegamenti simili per la caffeina od altri composti correlati al caffè.


Un'associazione più forte è stata riscontrata anche nei fumatori, sebbene questo sottogruppo fosse piccolo.

Cosa significano i risultati per la ricerca sull'invecchiamento

"Il nostro studio ha individuato un legame tra un componente chiave del cioccolato fondente e la possibilità di rimanere giovani più a lungo", ha affermato l'autrice principale, la Dott.ssa Jordana Bell, professoressa di epigenomica al King's College di Londra.

"Sebbene non stiamo dicendo che le persone dovrebbero mangiare più cioccolato fondente, questa ricerca può aiutarci a capire come gli alimenti di uso quotidiano possano contenere indizi per una vita più sana e lunga", ha aggiunto.


Tuttavia, le misure di invecchiamento utilizzate sono solo indicative e non forniscono indicazioni dirette sull'invecchiamento o sulla durata della vita. È anche possibile che la teobromina rifletta l'assunzione di altri composti del cacao, come i flavonoidi, che non sono stati misurati direttamente.


"Questo studio identifica un altro meccanismo molecolare attraverso il quale i composti naturali presenti nel cacao possono favorire la salute. Sebbene siano necessarie ulteriori ricerche, i risultati di questo studio evidenziano il valore delle analisi a livello di popolazione nell'invecchiamento e nella genetica", ha affermato il coautore Dr. Ricardo Costeira, ricercatore post-dottorato presso il King's College di Londra.


Studi controllati che isolino l'assunzione di teobromina aiuterebbero a testare la causalità, mentre studi di laboratorio potrebbero chiarire come la teobromina interagisce con la regolazione genica.


"Si tratta di una scoperta davvero entusiasmante, e le prossime domande importanti sono: cosa c'è dietro questa associazione e come possiamo esplorare ulteriormente le interazioni tra i metaboliti alimentari ed il nostro epigenoma? Questo approccio potrebbe condurci ad importanti scoperte sull'invecchiamento ed oltre, nelle malattie comuni e rare", ha aggiunto l'autore principale, il Dott. Ramy Saad , ricercatore onorario presso l'University College di Londra.


ENGLISH


Higher blood levels of a cocoa compound were linked to slower biological aging in two European studies.

The idea that “you are what you eat” is gaining new meaning as researchers explore how diet shapes biological aging.


In a study led by researchers at King’s College London, higher blood levels of theobromine, a compound found in cocoa, were associated with slower biological aging in two large European population studies.

What is biological aging?

Aging is not just about the number of years lived; people of the same chronological age can differ widely in health, disease risk and survival. This has led researchers to focus on biological aging – a measure of how quickly the body’s cells and tissues decline over time.

One way to estimate this is by using DNA-based markers in blood. These “epigenetic clocks” track chemical tags on DNA that change as we age.


Diet is one of the most studied factors that may shape biological aging. Research has linked overall diet quality, calorie restriction and certain nutrients to slower changes in these DNA markers. One popular area of study includes plant-derived compounds, such as cocoa and coffee. Consumption of these has been linked to lower rates of cardiovascular disease and death. However, these foods contain many compounds, and it has been difficult to pinpoint which ones might matter for aging.


Theobromine is a naturally occurring compound found in high amounts in cocoa and dark chocolate. It belongs to the same chemical family as caffeine but has different effects in the body. Studies in worms and observational work in humans have hinted at health benefits, including longer lifespan. However, there has been no clear evidence that links theobromine to molecular markers of aging in people, separate from caffeine and other cocoa components.


The new study aimed to investigate whether blood levels of theobromine are linked to slower biological aging in humans, and whether this link is specific to theobromine.

Theobromine levels and biological aging

The team analyzed data from two large European cohorts: the TwinsUK study, which included 509 adult women, and the German KORA cohort, used to replicate the findings in 1,160 men and women.


Instead of relying on diet questionnaires, the team measured theobromine directly in blood samples using a mass spectrometry method that captures a wide range of small molecules in serum.


To estimate biological aging, the researchers focused on two DNA-based measures from blood. The first was GrimAge acceleration, a marker strongly linked to the risk of death. The second estimated telomere length, a feature of chromosomes that shortens with age. Other aging clocks were also examined but showed less consistent patterns.


The analysis accounted for age, body mass index, blood cell types and family relationships in the twin cohort. The team also ran multiple checks to rule out confounding, including adjusting for caffeine and related compounds, and using statistical methods designed to deal with closely related variables. The main findings were then tested in the KORA cohort, where blood and DNA samples were taken at the same time.


Across both cohorts, higher levels of theobromine were linked to slower biological aging. The association was strongest for GrimAge acceleration and weaker, but still present, for the telomere-based measure.


No similar links were seen for caffeine or other coffee-related compounds.


A stronger association also appeared in smokers, although this subgroup was small.

What the findings mean for aging research

“Our study finds links between a key component of dark chocolate and staying younger for longer,” said senior author Dr. Jordana Bell, a professor in epigenomics at King’s College London.

“While we’re not saying that people should eat more dark chocolate, this research can help us understand how everyday foods may hold clues to healthier, longer lives,” she added.


However, the aging measures used are only indications and are not direct readouts of aging or lifespan. It is also possible that theobromine reflects intake of other cocoa compounds, such as flavanols, which were not directly measured.


“This study identifies another molecular mechanism through which naturally occurring compounds in cocoa may support health. While more research is needed, the findings from this study highlight the value of population-level analyses in aging and genetics,” said co-author Dr. Ricardo Costeira, a postdoctoral research associate at King’s College London.


Controlled trials that isolate theobromine intake would help test causality, and laboratory studies could clarify how theobromine interacts with gene regulation.


“This is a very exciting finding, and the next important questions are what is behind this association and how can we explore the interactions between dietary metabolites and our epigenome further? This approach could lead us to important discoveries towards aging, and beyond, in common and rare diseases,” added lead author Dr. Ramy Saad, a honorary research fellow at University College London.


Da:

https://www.technologynetworks.com/tn/news/dark-chocolate-compound-linked-to-slower-biological-aging-408013


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