Il mieloma multiplo si sviluppa in modo diverso negli uomini e nelle donne / Multiple Myeloma Develops Differently in Men and Women
Il mieloma multiplo si sviluppa in modo diverso negli uomini e nelle donne / Multiple Myeloma Develops Differently in Men and Women
Segnalato dal Dott. Giuseppe Cotellessa / Reported by Dr. Giuseppe Cotellessa
I ricercatori hanno scoperto differenze nel modo in cui il mieloma multiplo si sviluppa e progredisce negli uomini e nelle donne.
I ricercatori dell'Indiana University Melvin and Bren Simon Comprehensive Cancer Center hanno scoperto differenze biologiche nel modo in cui il mieloma multiplo si sviluppa e progredisce negli uomini e nelle donne. Questo raro tumore del sangue si manifesta più spesso negli uomini che nelle donne, rendendo queste differenze biologiche importanti per comprendere perché il mieloma multiplo colpisce i due sessi in modo diverso.
I loro risultati, recentemente pubblicati sul Blood Cancer Journal e guidati dal Dott. Reza Shahbazi, forniscono nuove conoscenze che potrebbero portare ad una diagnosi precoce ed a strategie di trattamento più mirate e specifiche per sesso. Shahbazi è professore associato di medicina presso la Facoltà di Medicina dell'IU e ricercatore presso il centro oncologico ed il suo Brown Center for Immunotherapy.
"Le stesse terapie vengono fornite a uomini e donne affetti da mieloma multiplo, ma sappiamo che gli uomini sviluppano la malattia più spesso", ha affermato Shahbazi. "Nella nostra ricerca, abbiamo scoperto che ci sono RNA non codificanti chiave che differiscono tra uomini e donne. Questi target specifici potrebbero aiutarci a sviluppare terapie personalizzate od a scegliere le terapie migliori per i singoli pazienti".
Lo studio è stato condotto in collaborazione con la Mayo Clinic, utilizzando cellule di mieloma multiplo ottenute da aspirati di midollo osseo di 24 pazienti della Mayo Clinic. I ricercatori hanno utilizzato anche linee cellulari di mieloma multiplo sviluppate da ricercatori dell'IU e della Mayo Clinic.
Il laboratorio di Shahbazi ha utilizzato queste cellule per esaminare le differenze tra i sessi a livello molecolare. I ricercatori hanno scoperto che l'RNA non codificante all'interno degli esosomi – piccole particelle rilasciate dalle cellule che trasportano messaggi tra le cellule – variava tra pazienti maschi e femmine. Analizzando gli esosomi, che circolano in tutto il corpo e quindi forniscono una lettura più sensibile della biologia della malattia, rispetto all'intero tessuto del midollo osseo, il gruppo è stato in grado di rilevare differenze molecolari spesso trascurate dagli approcci standard.
"Gli RNA non codificanti finiscono per essere impacchettati all'interno degli esosomi per essere inviati all'esterno per una risposta cellulare, quindi vengono impacchettati all'interno delle cellule, ed in questo caso, delle cellule di mieloma multiplo", ha detto Shahbazi. "Abbiamo identificato che gli esosomi dei pazienti maschi e femmine sono totalmente diversi, nonostante le somiglianze. Trasportano messaggi specifici che potrebbero aiutarci nella diagnosi della malattia. Molti di questi RNA non codificanti regolano i geni coinvolti nella risposta immunitaria, nella crescita cellulare e nella resistenza ai farmaci, rendendoli potenziali biomarcatori".
La diagnosi precoce è fondamentale per il successo del trattamento del mieloma multiplo e Shahbazi ritiene che questi marcatori potrebbero in futuro aiutare i medici a diagnosticare la malattia prima ed a prevederne meglio la gravità e le risposte alla terapia.
Il passo successivo per il gruppo di ricerca sarà convalidare i risultati su una coorte di pazienti più ampia, utilizzando le risorse dell'IU.
ENGLISH
Researchers have uncovered differences in how multiple myeloma develops and progresses in men and in women.
Researchers at the Indiana University Melvin and Bren Simon Comprehensive Cancer Center have uncovered biological differences in how multiple myeloma develops and progresses in men and in women. The rare blood cancer occurs more often in men than in women, making these biological differences important for understanding why multiple myeloma affects the sexes differently.
Their findings, recently published in Blood Cancer Journal and led by Reza Shahbazi, PhD, provide new knowledge that could lead to earlier detection and more targeted, sex-specific treatment strategies. Shahbazi is an assistant professor of medicine at the IU School of Medicine and a researcher at the cancer center and its Brown Center for Immunotherapy.
"The same therapies are provided for men and women facing multiple myeloma, but we know men develop the disease more often," Shahbazi said. "In our research, we found there are key non-coding RNAs that differ between men and women. Those specific targets could help us develop personalized therapies or choose the best therapies for individual patients."
The study was done in collaboration with the Mayo Clinic using multiple myeloma cells from bone marrow aspirates from 24 Mayo patients. Researchers also used multiple myeloma cell lines developed by researchers at IU and Mayo.
Shahbazi's lab used these cells to examine differences between the sexes at the molecular level. The researchers found that the non-coding RNA inside exosomes — small particles released by cells that carry messages between cells — varied between male and female patients. By analyzing exosomes, which circulate throughout the body and therefore provide a more sensitive readout of disease biology, rather than whole bone marrow tissue, the team was able to detect molecular differences often missed by standard approaches.
"Non-coding RNAs end up packaged inside the exosomes to be sent out for a cellular response — so they get packaged inside the cells, and in this case, multiple myeloma cells," Shahbazi said. "We identified that the exosomes from the male and female patients are totally different, despite commonalities. They carry specific messages that could help us with the diagnosis of the disease. Many of these non-coding RNAs regulate genes involved in immune response, cell growth and drug resistance, making them potential biomarkers."
Early detection is critical for successful treatment of multiple myeloma, and Shahbazi believes these markers could eventually help clinicians diagnose the disease sooner and better predict disease severity and responses to therapy.
The next step for the research team is to validate the findings in a larger patient cohort using IU resources.
Da:
https://www.technologynetworks.com/cancer-research/news/multiple-myeloma-develops-differently-in-men-and-women-408043
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