Anemia di Fanconi / Fanconi anemia
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Anemia di Fanconi / Fanconi anemia
Segnalato dal Dott. Giuseppe Cotellessa /
Reported by Dr. Giuseppe Cotellessa
Che cos'è l'Anemia di Fanconi?
L’Anemia di Fanconi (AF) (dal nome del
pediatra svizzero che per primo descrisse le
proprie impressioni
su 2 fratelli nel 1927)
è una rara malattia congenita che colpisce
diversi organi ed
apparati. E’ trasmessa con
ereditarità autosomica recessiva (ovvero
entrambi i genitori devono
essere portatori
per avere un figlio
affetto) ed è associata
ad una aumentata frequenza
di rottura
dei cromosomi.
E’ caratterizzata da estrema eterogeneità
delle manifestazioni
cliniche che possono
includere anomalie di
organi e tessuti,
progressiva insufficienza midollare con
conseguente pancitopenia periferica (cioè
riduzione dei globuli bianchi, rossi e delle
piastrine), aumentata predisposizione a
patologie
ematologiche maligne tra le quali,
soprattutto, mielodisplasia (MDS),
leucemia mieloide
acuta (LMA), ma anche a
tumori solidi (soprattutto
carcinoma squamocellulare al capo, collo,
esofago, organi
genitali, fegato, rene).
Non è ben definita la causa dell’insorgenza di
questi tumori in bambini ed adulti con AF ma
sembra che l’instabilità cromosomica giochi
un ruolo
fondamentale; virus oncogenici, fattori
ambientali (chimici,
ossidanti e radiazioni) e
l’immunodeficienza possono essere concause
rilevanti.
Quali sono le cause dell'Anemia di Fanconi?
L’AF è eterogenea anche dal punto di vista
genetico ed ad oggi sono stati identificati almeno
13 gruppi di complementazione con geni su
cromosomi diversi.
Il primo gene associato all’Anemia di Fanconi è
stato chiamato FANCC,
nel 1992 sul
cromosoma 9;
successivamente sono stati clonati
altri geni: FANCA, FANCB,
FANCD1/BRCA2, FANCD2, FANCE, FANCF,
FANCG, FANCJ/BRIP1, FANCL,FANCM1-1,
FANCN.
Le specifiche funzioni delle proteine prodotte
da questi geni non sono ancora chiare pur
presumendo che la malattia sia causata da
anormali processi di riparazione del DNA
danneggiato nel nucleo delle cellule. Dal registro
internazionale dell’AF (IFAR) si evince che il 65%
dei pazienti ha la mutazione di FANCA,
il 15% FANCC, il 10%
FANCG;
le mutazioni degli
altri geni sono sporadiche.
Quali sono i segni e sintomi dell'Anemia
di Fanconi?
Il quadro clinico è variabile e gli organi ed
apparati coinvolti possono essere numerosi.
Le anomalie possono essere presenti
contemporaneamente nello stesso
paziente oppure mancare del tutto
(il 25% dei pazienti non presenta nessuna
alterazione):
caratteristiche somatiche: il deficit di
accrescimento staturo-ponderale è sempre
presente anche se di grado variabile; basso
peso alla nascita; microcefalia;
microftalmia
anomalie scheletriche: 1/5 dei pazienti
può presentare: agenesia od ipoplasia del
pollice (quando
presente è spesso bilaterale)
e/o del radio; possibili malformazioni
dell’anca, della colonna vertebrale, delle coste,
dell’arcata dentaria.
rene: anomalie di forma, numero e posizione
(rene a ferro di cavallo, agenesia di un
rene)
cuore: difetti interventricolari (DIV) ed
interatriali (DIA); le malformazioni congenite
possono richiedere intervento chirurgico
correttivo in epoca neonatale o perinatale
apparato gastro-enterico: raramente, gravi
malformazioni come l’atresia esofagea.
malformazioni otovestibolari: possono
causare anche sordità
ipogonadismo: più frequente nel maschio, con
criptorchidismo, ipospadia,
sterilità.
alterazioni del
colore della pelle: sono
possibili le macchie color “caffè-latte”
(diametro 1-2 cm) al torace ed al cuoio
capelluto, e macchie di colore più scuro.
Tutto il corpo, o parte di esso, può apparire
con cute di colorito più scuro.
ritardo mentale: lieve e con difficoltà di
apprendimento, senza
ritardo mentale franco
alterazioni ematologiche: sono le
caratteristiche più
gravi della malattia in
quanto le complicanze causate
dall’insufficienza
midollare possono essere fatali.
Come si pone la diagnosi dell'Anemia di
Fanconi?
Visto che già negli anni ’70 si era ipotizzata la
teoria che il difetto di base dell’AF fosse
l’incapacità di riparare i danni al DNA,
qualora venga posto
il sospetto diagnostico,
la diagnosi di certezza è consentita dal test al
diepossibutano (DEB),
che induce rotture
del DNA dei linfociti T del sangue periferico.
Qualora il test al DEB risulti patologico è
mandatorio eseguirlo anche su fratelli e
sorelle, anche nel
caso in cui l’emocromo sia
normale, pur tenendo
presente che
questo test non è in
grado d’identificare gli
eterozigoti, cioè i soggetti portatori sani.
In casi selezionati, in cui il test al DEB non può
essere eseguito per il basso numero di
linfociti nel sangue, è indicato ripetere il test sui
fibroblasti, coltivati in vitro da un piccolissimo
frammento di cute
ottenuto mediante biopsia
cutanea.
La diagnosi precoce dell’AF è molto importante
per la miglior gestione degli aspetti
ematologici, gli interventi chirurgici correttivi
prima che s’instauri la pancitopenia,
un’appropriata consulenza genetica per i genitori
per un 25% di rischio di ricorrenza,
l’identificazione dei
fratelli eventualmente
affetti prima che compaiano sintomi, e la
sorveglianza dei
tumori solidi.
Dopo aver posto diagnosi di AF, è da indagare il
gruppo di complementazione del paziente
(mediante analisi di un piccolo campione di
sangue periferico). Il percorso diagnostico
prevede esami di primo livello (emocromo,
valutazione dello striscio periferico, reticolociti),
esami di secondo livello (test al DEB sul sangue
periferico, eADA, EPO, HbF, aspirato midollare
con valutazione
morfologica, citogenetica, FISH
per cromosoma 7 e 8,
saggi clonogenici in vitro
dei precursori mieloidi ed eritroidi), esami di
completamento
diagnostico,
una volta posta la diagnosi certa di AF (Rx polso
per età ossea, Rx
avambraccio e mano in
caso di macroscopiche
anomalie ossee.
Eco addome per
ricercare eventuali anomalie
renalio di altri organi, Ecocardio per dimostrare
eventuali difetti dei setti cardiaci, Audiometria
per indagare deficit dell’udito ed esami ormonali
completi).
Inoltre tutti i pazienti affetti da AF, indipendente
dal quadro ematologico, dovrebbero eseguire
l’emocromo ogni 3-4
mesi in quanto improvvisi
cambiamenti ematologici devono richiedere
molta attenzione. E’ indicato eseguire l’aspirato
midollare annualmente
(per valutazione
morfologica, citogenetica convenzionale e FISH,
ecc), anche con lo scopo di porre tempestiva
diagnosi di
evoluzione a MDS.
Nei pazienti oltre i 10 anni di età, o a qualsiasi
età dopo trapianto di midollo osseo, è indicata
una valutazione clinica annuale di
capo e collo (cavo orale, lingua, naso, faringe,
laringe) per
escludere l’insorgenza di carcinoma a
cellule squamose che, nei pazienti con AF non
sottoposti a TMO, ha un’incidenza 700 volte
maggiore rispetto alla popolazione generale.
Come evolve la malattia
L’aspettativa di vita dei pazienti con AF è
significativamente
inferiore rispetto alla
popolazione sana ed è eccezionale la
sopravvivenza oltre la terza decade di vita.
In letteratura è
riportato che le anomalie
ematologiche si verificano virtualmente in tutti i
pazienti affetti da AF ad un’età mediana di circa
7 anni e l’incidenza cumulativa di insufficienza
midollare all’età di 40 anni è il 90%.
L’evoluzione
ematologica più frequente è la
pancitopenia causata
dall’insufficienza midollare
ma il 33% dei
pazienti sviluppa MDS o LMA a
40 anni d’età.
Come si tratta l'Anemia di Fanconi?
Il trapianto rappresenta l’unica opzione in
grado di curare
definitivamente i danni
midollari che si verificano in questi pazienti;
il donatore di cellule staminali può essere
un fratello HLA identico oppure, se non
disponibile, un
donatore non familiare HLA
compatibile.
Tale procedura è ancora gravata da un rischio
di morbilità e
mortalità ed anche da un rischio
di circa il 10-15% di non attecchimento. E’
possibile utilizzare anche sangue di cordone
ombelicale: tale fonte di cellule staminali è stata
utilizzata in modo più esteso di recente ed
i risultati ottenuti
sembrano sovrapponibili a
quanto si osserva con cellule staminali da midollo
osseo o da sangue
periferico.
E’ stato inoltre utilizzato molto di rado il trapianto
da donatore aploidentico
con risultati
soddisfacenti ma meritevoli di conferme su un
numero adeguato di pazienti.
Sperimentazione
E’ attualmente in corso a livello nazionale uno
studio multicentrico coordinato dall’ospedale
Gaslini di Genova, al
quale il nostro centro
aderisce, per l’uso di anti-TNF (Etanercept)
in pazienti con AF con insufficienza midollare
che non abbiano
trovato un donatore di midollo
osseo compatibile.
Tale studio è supportato da recenti dati della
letteratura che dimostrano che la citochina
mielosoppressiva TNF
è espressa in eccesso
nelle cellule
midollari dei pazienti con AF e
che l’anti-TNF è in
grado di incrementare in
vitro l’eritropoiesi
di questi pazienti.
Non sono ancora stati riportati nella letteratura
internazionale i dati
dello studio, ma risultati
preliminari sono
incoraggianti riguardo l’efficacia
del farmaco senza
effetti collaterali. In casi
selezionati, qualora non si identifichi un
donatore adeguato e
sia ancora presente una residua
emopoiesi, può essere
indicato l’utilizzo per un
breve periodo di androgeni come
l’oxymetholone (tra gli effetti collaterali:
mascolinizzazione,
riduzione della statura finale,
possibile comparsa di
adenomi e carcinomi
epatocellulari). I
dati della letteratura sono talora
discordanti, ma sembra avere ruolo nel peggiorare
la prognosi di un successivo trapianto di cellule
staminali.
ENGLISH
What is Fanconi's Anemia?
Fanconi's Anemia (AF) (from the name of the
Swiss pediatrician who first described his own
impressions on 2 brothers in 1927) is a rare
congenital disease affecting several organs
and equipment. It is transmitted with autosomal
recessive inheritance (i.e. both parents
must be carriers to have an affected child) and is
associated with an
augmented one frequency of
chromosome breakdown.
It is characterized by the extreme heterogeneity
of the clinical
manifestations that may include
anomalies of organs
and tissues, progressive
resulting bone marrow failure peripheral
pancytopenia (i.e. reduction of
white, red and platelet blood cells), increased
predisposition to malignant haematological
diseases among which,
above all, myelodysplasia
(MDS), acute myeloid leukemia (AML), but also a
solid tumors (especially squamous cell carcinoma
head, neck, esophagus, genital organs, liver,
kidney).
The cause of the onset of these tumors in children
and adults with AF is not well defined but it seems
that chromosomal instability plays a fundamental
role; oncogenic viruses, environmental factors
(chemicals, oxidants
and radiation) e
immunodeficiency may be a contributing cause
relevant.
What are the causes of Fanconi's anemia?
FA is also heterogeneous from a genetic point of
view and to date they have been identified at least
13 complementation groups with genes on
different chromosomes.
The first gene associated with Fanconi's anemia
was called FANCC, in
1992 on chromosome 9;
later other genes
were cloned: FANCA, FANCB,
FANCD1 / BRCA2, FANCD2, FANCE, FANCF, FANCG,
FANCJ / BRIP1, FANCL, FANCM1-1,
FANCN.
The specific functions of the proteins produced by
these genes are still
unclear while assuming that
the disease is caused
by abnormal repair processes
of the damaged DNA in the cell nucleus. From the
international register of the AF (IFAR) it
concludes that 65% of patients have the FANCA
mutation, 15% FANCC, 10% FANCG;
mutations in other
genes are sporadic.
What are the signs and symptoms of Fanconi's
Anemia?
The clinical picture is variable and the organs and
systems involved can be numerous.
The anomalies can be present at the same time in
the same patient or completely missing (25% of
patients do not
present any alteration):
somatic characteristics: the staturo-weight growth
deficit is always present even if of variable degree;
low birth weight; microcephaly; microphthalmia
skeletal anomalies: 1/5 of patients may present:
agenesis or hypoplasia of the thumb (when present
it is often
bilateral) and / or radius; possible
malformations of the hip, spine, ribs, dental arch.
kidney: anomalies of shape, number and position
(horseshoe kidney, agenesis of a kidney) heart:
interventricular (CVD) and interatrial (ASD)
defects; congenital malformations they may
require corrective surgery in the neonatal or
perinatal period
gastrointestinal system: rarely,
severe malformations such as esophageal
atresia.
Otovestibular malformations: can also cause
deafness hypogonadism: more frequent in males,
with cryptorchidism, hypospadias, sterility.
skin discolouration: "coffee-milk" stains are
possible (diameter
1-2 cm) in the chest and
scalp, and darker
colored spots.
The whole body, or part of it, may appear with
darker skin.
Mental retardation: mild and with learning
difficulties, without frank mental retardation
haematological alterations: these are the most
serious characteristics of the disease as the
complications caused
by bone marrow failure
can be fatal.
How is the diagnosis of Fanconi's anemia made?
Given that already in the 70s the theory was
hypothesized that the basic defect of the AF was
the inability to repair DNA damage, if diagnostic
suspicion is raised,
the diagnosis of certainty is
allowed by the
diepoxybutane test (DEB), which
induces ruptures
DNA from peripheral blood T lymphocytes.
If the EB test is pathological, it is mandatory to
perform it also on
siblings and sisters, even if the
blood count is
normal, while bearing in mind that
this test is not able
to identify heterozygotes,
that is, healthy carriers.
In selected cases, where the DEB test cannot
be performed due to
the low number of
lymphocytes in the blood, it is indicated to repeat
the test on
fibroblasts, cultured in vitro from
a very small fragment of skin obtained by skin
biopsy.
Early diagnosis of AF is very important for the
best management of the aspects haematological,
corrective surgery before pancytopenia sets in,
appropriate genetic counseling for parents for a
25% risk of recurrence, the identification of any
affected siblings
before symptoms appear, and
solid tumor
surveillance.
After diagnosing AF, the patient's
complementation group should be investigated
(by analyzing a small
sample of peripheral blood).
The diagnostic path includes first level tests
(complete blood count, peripheral smear
evaluation, reticulocytes), second level exams
(peripheral blood DEB test, eADA, EPO, HbF,
aspirate bone marrow with morphological
evaluation,
cytogenetics, FISH for chromosome
7 and 8, assays in vitro clonogenic compounds
of myeloid and erythroid precursors), diagnostic
completion tests,
once the diagnosis of AF has
been made (wrist
x-ray for bone age, forearm
and hand x-ray in
case of macroscopic bone
anomalies, Echo
abdomen to
search for any renal anomalies or other organs,
Echocardium to demonstrate any defects in the
heart septa. Audiometry for investigate hearing
deficits and complete hormonal tests).
In addition, all patients with AF, independent
of the haematological picture, should perform
the blood count every 3-4 months as sudden
haematological
changes must require
a lot of attention. It is recommended to perform
the bone marrow
aspirate annually
(for evaluation morphological, conventional
cytogenetics and FISH,etc.), also with the aim of
prompt posing diagnosis of evolution to MDS.
In patients over 10 years of age, or at any age
after bone marrow transplantation, it is indicated
an annual clinical evaluation of the head and
neck (oral cavity,
tongue, nose, pharynx, larynx)
for exclude the onset of squamous cell
carcinoma which, in patients with AF does not
subjected to OMT, has an incidence 700 times
higher than the
general population.
How the disease evolves
The life expectancy
of patients with FA is
significantly lower compared to the healthy
population and
survival beyond the third
decade of life is
exceptional.
In the literature it
is reported that haematological
abnormalities occur in virtually all patients with
AF at a median age of about 7 years and the
cumulative incidence
of insufficiency bone
marrow at the age of
40 is 90%. The most
frequent
hematological evolution is
pancytopenia caused by bone marrow failure but
33% of patients
develop MDS or AML at 40
years of age.
How is Fanconi Anemia treated?
Transplantation is the only option that can
permanently cure the
damage bone marrow
occurring in these patients; the stem cell donor
can be a identical HLA sibling or, if unavailable,
an HLA compatible
non-family donor.
This procedure is still burdened by a risk of
morbidity and mortality and also by a risk
of about 10-15% of non-engraftment. It is also
possible to use cord blood umbilical: this source
of stem cells has
been used more extensively
recently and the
results obtained seem comparable
to what is observed
with stem cells from bone
marrow bone or peripheral blood.
In addition, haploidentical donor transplantation
has been used very rarely with results satisfactory
but worthy of confirmation on an adequate
number of patients.
Experimentation
A multicenter study coordinated by the hospital
is currently underway
at national level Gaslini
in Genoa, to which our center adheres, for the use
of anti-TNF
(Etanercept) in patients with FA
with bone marrow
failure who have not found
a bone marrow donor
compatible bone.
This study is supported by recent literature data
showing that the myelosuppressive cytokine TNF
is excessively
expressed in the bone marrow cells
of patients with FA and that anti-TNF is able to
increase erythropoiesis in these patients in vitro.
The data of the study have not yet been reported
in the international
literature, but results
preliminaries are encouraging regarding the
effectiveness of the drug without side effects
selected, if no suitable donor is identified and a
residual one is still
present hematopoiesis,
the use for a short period of androgens such as
oxymetholone (among the side effects:
masculinization, reduction of final height,
possible appearance of hepatocellular adenomas
and carcinomas). The data of the literature are
sometimes discordant, but appears to play a role
in worsening the
prognosis of a subsequent
transplant stamina cells.
Da:
https://comitatomarialetiziaverga.it/capire-la-malattia/la-malattia/anemia-di-fanconi/
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